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6 marzo 2024

Seminario di letture hegeliane - Elena Tripaldi (Padova/Berlino)

 6 marzo 2024

Mercoledì 6 marzo 2024, ore 15.00
DILEF - via della Pergola 60, Firenze
Sala "Altana"

 

Elena Tripaldi (Padova/Berlino)
‘La verità della sostanza’: Critica della metafisica e ontologia della soggettività in Hegel.

 

Abstract: Il tema della relazione è una domanda che ha fortemente caratterizzato gli ultimi anni del dibattito interpretativo hegeliano, e cioè: esiste una metafisica hegeliana? E se sì, quali sono i suoi obiettivi e le sue caratteristiche? Rispondere a questa domanda significa prendere posizione su alcuni nodi centrali del pensiero hegeliano: comprendere quale rapporto lega la logica speculativa hegeliana alla metafisica tradizionale (si tratta di un ridimensionamento degli obiettivi di quest’ultima, in favore di una svolta “trascendentale”? O si tratta piuttosto di una realizzazione e un ampliamento di quegli stessi obiettivi? In che senso Hegel ci dice che la Logica “prende il posto” della metafisica, o addirittura “coincide” con essa?) e definire l’entità e la natura del “debito kantiano” del progetto hegeliano della logica speculativa (come interpretare l’importanza riconosciuta da Hegel all’unità dell’appercezione trascendentale nella deduzione delle categorie? Il fatto che proprio l’unità dell’appercezione trascendentale rivesta un ruolo così centrale nella sezione “del Concetto in generale” della Scienza della logica, dove Hegel afferma che il concetto è ‘la verità della sostanza’, segnala un abbandono dell’obiettivo della metafisica tradizionale di cogliere " l'essenziale delle cose” come indipendente dalle strutture conoscitive del pensiero umano?). Per rispondere a questi interrogativi, l’intervento si concentrerà innanzitutto sulla discussione della metafisica come prima posizione del pensiero rispetto all’oggettività contenuta nell’Enciclopedia delle Scienze filosofiche del 1830. Tramite questa analisi, si mostrerà come la critica principale di Hegel alla metafisica tradizionale riguardi la sua incapacità di comprendere il suo oggetto, cioè il principio della determinazione, o " l'essenziale delle cose”, come soggettività, ovverosia come unità capace di autodeterminazione in una molteplicità. In questo senso, si mostrerà come il superamento della metafisica tradizionale non si operi per Hegel tramite un abbandono dell’obiettivo di individuare un principio unitario, una struttura fondamentale, a partire dalla quale dare ragione della realtà nella sua interezza. Piuttosto, il superamento della metafisica tradizionale si realizza tramite l’elaborazione di una descrizione della struttura della soggettività come struttura fondamentale – e non trascendentale, specifica del pensiero “umano” – della realtà. Tramite una discussione delle parti iniziali della dottrina dell’essenza, infine, si mostrerà come per Hegel la struttura della doppia negazione, o negatività assoluta, costituisca la prima forma, ancora embrionale, di tale struttura della soggettività. L’intero percorso della Dottrina dell’essenza sarà volto alla progressiva complicazione e articolazione di tale struttura, che si trova poi pienamente realizzata nella struttura dell’Azione e Reazione, che segna il passaggio alla Dottrina del concetto.

 

Letture consigliate:

Hegel, G.W.F. Enciclopedia delle Scienze Filosofiche, §§ 24-36. Pur consapevole della necessaria cautela nel farvi riferimento, consiglio di leggere anche le Aggiunte (Ed. UTET a cura di Valerio Verra).

 

Hegel, G.W.F. Scienza della Logica, Logica Oggettiva, Dottrina dell’Essenza, “L’Essenza” (pp. 7-11 nell’edizione Quaderni di Verifiche a cura di Paolo Giuspoli, Giovanni Castegnaro e Federico Orsini); Facoltativo: “Sezione C. Riflessione” (pp. 22-36).

 

Info: sasa.hrnjez(AT)unifi.it

 

Evento organizzato nell’ambito del progetto LANGEST (CUP: B83C22006370007)

 

→ locandina

 

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